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Garze

 

“... queste composizioni, felicemente nate sotto il segno della poesia, posseggono il dono di sapere entrare direttamente nel nostro privato, poco sensibile agli incantesimi, superare le barriere che abbiamo innalzato a difesa di quelle poche cose in cui crediamo ancora: la poesia è una di queste.

 

   Pietro è un poeta che abbellisce i propri sogni con il colore, è un giocatore di prestigio che sa utilizzare le tecniche più strane ed inusuali.

 

   Le sue Garze sono voli nell'infinito che giocano tra l'allusivo e il reale portandoci a scoprire incantevoli trame di colore, depositato tra l'intreccio della materia, un pulviscolo astrale, poetico, che ci trasporta in mondi lontani dove forse siamo già stati.”

 

Paolo Levi, Torino – 1981

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